Mersiha Behluovic consegna alla “Carovana di Pace” un quadro disincantato e interessante nello stesso tempo di quella che è la situazione reale della Bosnia Erzegovina e soprattutto ci offre alcuni spunti ed indicazioni utili sulle prospettive del Paese, nella direzione della trasformazione positiva del contesto del post-conflitto locale, a partire soprattutto dai suoi punti di forza (strengths):
1) la ri-composizione della Bosnia Erzegovina come Stato e soggetto di diritto nell’ambito nella Comunità Internazionale;
2) la vigenza del principio di status quo come presupposto per una convivenza reciprocamente accettabile;
3) gli aspetti positivi dell’attivazione in termini di “community building” della società civile “internazionale”.
Il che, tuttavia, non significa nascondere i punti di debolezza (weakness), che non mancano e sono numerosi:
1) l’applicazione di una vera e propria alchimia istituzionale post-Dayton, frammentaria, alienante e respingente;
2) l’interpretazione di un post-Dayton agito in modo tale da consolidare la separazione istituzionale per linee etniche, al punto che oggi è difficile definire la Bosnia effettivamente come uno Stato multi-etnico;
3) infine, la manifestazione di comportamenti istituzionali (non solo da parte delle istituzione serbo-bosniache) spesso ambigui, parassitari o contraddittori.
Fonte: http://www.quickmba.com/strategy/swot
1) la ri-composizione della Bosnia Erzegovina come Stato e soggetto di diritto nell’ambito nella Comunità Internazionale;
2) la vigenza del principio di status quo come presupposto per una convivenza reciprocamente accettabile;
3) gli aspetti positivi dell’attivazione in termini di “community building” della società civile “internazionale”.
Il che, tuttavia, non significa nascondere i punti di debolezza (weakness), che non mancano e sono numerosi:
1) l’applicazione di una vera e propria alchimia istituzionale post-Dayton, frammentaria, alienante e respingente;
2) l’interpretazione di un post-Dayton agito in modo tale da consolidare la separazione istituzionale per linee etniche, al punto che oggi è difficile definire la Bosnia effettivamente come uno Stato multi-etnico;
3) infine, la manifestazione di comportamenti istituzionali (non solo da parte delle istituzione serbo-bosniache) spesso ambigui, parassitari o contraddittori.
Fonte: http://www.quickmba.com/strategy/swot
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