giovedì 23 agosto 2012

A proposito dei Corpi Civili di Pace ...

Si tratta di equipe civili professionali, composte di volontari e professionisti, in grado di agire “sul” conflitto con compiti di analisi, prevenzione e allarme preventivo e “nel” conflitto con compiti di inter-posizione, separazione dei contendenti, ripristino dei canali di comunicazione e di relazione, ricostruzione della fiducia ed empatia, mediazione nel conflitto, gestione costruttiva, tutela dei diritti umani, educazione alla «pace positiva», riconciliazione. Promossi dalle Nazioni Unite e sollecitati dall'Unione Europea, attendono ormai da anni il riconoscimento formale nel quadro legislativo italiano. Riconoscimento che dovrebbe valere tanto per la figura e il profilo professionale dell'operatore di pace quanto per la mission e l'operatività stessa dei Corpi Civili di Pace in azione.

Una Festa e un Convegno per i Corpi Civili di Pace

Il Tema

Promossa dalle Associazioni facenti parte della “IPRI (Istituto Italiano di Ricerca per la Pace) - Rete CCP (Corpi Civili di Pace)”, la rassegna dal titolo “Un Po’ di Pace” e' strutturata nella forma di un vero e proprio evento-festa dei Corpi Civili di Pace, in svolgimento il 25 e 26 Agosto, presso il Parco per la Pace, area ex Dal Molin, a Vicenza, concepita ed articolata come momento di illustrazione e di promozione delle iniziative e delle sperimentazioni concrete che la Rete sta sviluppando nella prospettiva della realizzazione di Corpi Civili di Pace e come occasione di confronto e di elaborazione intorno alle proposte che maggiormente animano la sensibilità della comunità di Vicenza, a partire dalla valorizzazione del Parco per la Pace, dalla partecipazione democratica ai temi del lavoro per la pace positiva e i diritti umani, e, nello specifico, dal coinvolgimento civico e istituzionale intorno alla proposta, di estremo rilievo ed interesse, di un “Centro per la Previsione e la Prevenzione dei Conflitti Armati e per la Formazione e la Preparazione dei Corpi Civili di Pace”.
 
I Contenuti

A tal proposito, puo' essere utile ricordare alcune sollecitazioni che vanno in questa direzione. In primo luogo, l’impegno per la costruzione di un vero “luogo di pace” negli spazi sdemanializzati ex Dal Molin, andando ben oltre la logica delle mere compensazioni e animando invece una prospettiva di piena fruizione, partecipazione e ri-appropriazione civica dello spazio pubblico nell’ottica della promozione della pace, della riaffermazione della nonviolenza e della tutela dei diritti umani, come segnalato anche nella occasione del Convegno Internazionale “La prevenzione dei conflitti armati e la formazione dei corpi civili di pace”, tenuto a Vicenza dal 3 al 5 Giugno 2011 e proposto dall’Assessorato alla Pace del Comune congiuntamente alla Rete CCP in collaborazione col Centro Interdipartimentale di Ricerca e Servizi sui Diritti della Persona e dei Popoli dell’Universita' di Padova e “Transcend – Peace Developement Environment Network”, fondato da Johan Galtung, padre della moderna peace-research e tra i massimi teorici ed esperti mondiali della risoluzione costruttiva dei conflitti.

In secondo luogo, il rilievo che tale proposta viene ad assumere in questo momento, rilievo che la Festa del 25 e 26 Agosto intende portare al massimo della caratterizzazione, soprattutto in quanto il tema della cooperazione internazionale torna all’attualita' dell'agenda politica, sociale e istituzionale, sia per il piano di riforma della l. 49/1987 sia per il convegno nazionale convocato dal Ministero della Cooperazione e dell’Integrazione per il prossimo 1-2 Ottobre a Milano, senza considerare il punto di sintesi e di avanzamento estremamente significativo conseguito dalla Rete CCP, insieme con le altre realtà del movimento italiano per la pace e la nonviolenza, nell'ambito del Tavolo “Interventi Civili di Pace”, con l’approvazione di un documento di profilo, criterio e standard, dal titolo: “Identita' e Criteri degli Interventi Civili di Pace Italiani”, sottoscritto da decine di associazioni, organizzazioni e comitati e presentato a margine dell’importante Convegno “La Pace al Tempo delle Crisi” (Forum Nazionale delle organizzazioni della società civile sui temi della pace), tenuto a Roma l'8-9 e 10 Giugno.
 
Collegata a questo, diventa quindi decisiva e strategica la questione delle sperimentazioni per i Corpi Civili di Pace: basti ricordare almeno il nostro progetto, come “Operatori di Pace - Campania”, dal titolo “Corpi Civili di Pace in Kosovo”, approvato dal Comune di Napoli, nonche' il progetto del Comitato Pace Convivenza e Solidarieta' “Danilo Dolci” dal titolo “Le donne di Krusha per lo sviluppo di Comunità”, approvato dalla Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia. Si tratta di attivazioni assai significative e positive, sia perche' sempre più attraverso gli Enti Locali passa il ruolo di costruzione di rapporti di reciprocita' tra le comunita', sia percha' sempre più spesso gli Enti Locali sono attori o protagonisti di iniziative di cooperazione decentrata, di solidarieta' internazionale e di “city diplomacy” nel senso del lavoro di pace positiva, della protezione dei diritti umani ovunque nel mondo, a partire dai propri territori, nonche' per una societa' piu' giusta e solidale, basata sui principi della nonviolenza e della partecipazione. Non dimentichiamo la possibilita', proprio a partire da tali presupposti, di un gemellaggio del Comune di Vicenza con altri Comuni (a partire dal Comune di Napoli) proprio sul tema del peacekeeping civile non armato e nonviolento e i Corpi Civili di Pace. Ne' trascuriamo l’eventualita', opportuna e significativa, che il Comune stesso possa accendere un fruttuoso partenariato, in veste di capofila o in sinergia con altri Enti ed Organismi Istituzionali, per la presentazione di un progetto per i Corpi Civili di Pace e in particolare per il centro vicentino per la prevenzione dei conflitti e la formazione dei CCP, nel quadro dei programmi regionali ed europei per la cooperazione e la formazione.

Il Programma

Tutto questo ed altro e', dunque, tema di riflessione e di approfondimento in occasione della Festa vicentina, della quale si illustra di seguito il programma:

SABATO 25 Agosto 2012
ore 17.00 - 20.00:
Convegno Nazionale Corpi Civili di Pace: dai Balcani al Medioriente passando per Vicenza
.Sperimentazioni e Testimonianze dai Balcani al Medioriente, passando per Vicenza
.Riflessione e Impegno traguardando il futuro:  il progetto per Vicenza ed una scuola permanente nella forma di un Centro per la Prevenzione dei Conflitti e i Corpi Civili di Pace
.Situazione ed Aggiornamenti dalla Siria: analisi e proposte di intervento nonviolento
Interventi progetti discussioni con approfondimenti seminariali dedicati ai progetti dei Corpi Civili di Pace: “Raccogliere la Pace in Palestina” con il Tavolo I.C.P., “Sostegno alle Donne di Krushe in Kosovo” col Comitato “D. Dolci” e “Corpi Civili di Pace in Kosovo” con Operatori di Pace - Campania.

ore 20.15 - 21.15:
Cena conviviale
.Cena su prenotazione

ore 21.30 - 22.30:
Bagno di Gong
.Vibrazioni di cambiamento
 LUOGO: Parco per la Pace, Hangar n.3 e sede “Rugby Vicenza”

DOMENICA 26 agosto 2012

ore 16.00:
Apertura festa
.Anguria, banchetti e giochi liberi

ore 17.00 - 18.00:
Giochiamo assieme
.Rugby, Tiro con l'arco e Attività ludiche e sportive

ore 18.00 - 18.30:
Da Marzabotto a Nagasaki, vite che rinascono
.L'albero dei cachi di Nagasaki a Vicenza
.Testimonianza da una sopravvissuta di Marzabotto e il progetto degli Alberi di Pace
.Piantumazione di una Quercia di Marzabotto

ore 18.45 - 19.30:
Una nota di Pace, cantiamo assieme a Bepi de Marzi

ore 20.00 - 21.00:
Cena conviviale
.Cena su prenotazione