domenica 18 febbraio 2018

Una voce da Terezín

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Presentazione del libro: 
Una voce da Terezín. Miriam e altri racconti di Ivan Klíma, ed. Mephite;  
Napoli, 2 Febbraio 2018 

Una suggestiva iniziativa culturale ha avuto luogo, lo scorso venerdì 2 febbraio, per l’intero pomeriggio, presso i locali della meravigliosa chiesa settecentesca di S. Tommaso a Capuana, nella zona dei Tribunali, a Napoli, ospitata dalla associazione di volontariato «Sisto Riario Sforza», dedita alla realizzazione di uno studio medico volontario e autogestito per gli indigenti e al sostegno agli ultimi e ai più poveri della società. 

Introdotta dalla presentazione, della bellezza del luogo e delle attività della associazione, a cura del presidente, il dott. Modestino Caso, si è tenuta infatti la presentazione della raccolta di racconti di Ivan Klíma, curati e tradotti dalla dott.ssa Maria Teresa Iervolino, accompagnata, nella presentazione, dalle relazioni di Aristide Donadio, insegnante, e Gianmarco Pisa, operatore di pace, IPRI - Corpi Civili di Pace. 

L’iniziativa è stata anche la preziosa occasione per commemorare la Giornata del 27 Gennaio, Giornata della Memoria, in ricordo delle vittime della Shoah e del genocidio perpetrato dai nazisti e dai collaborazionisti, in particolare nella Seconda Guerra Mondiale, per riportare all’attenzione dei presenti l’orrore del nazismo e l’unicità del loro disegno di genocidio, di cancellazione delle differenze e di sterminio del popolo ebraico. 

In questo contesto, coerente con il messaggio affinché mai più la barbarie del fascismo, del nazismo e dell’autoritarismo abbia a ripetersi e mai più dittature, colonialismi e genocidi abbiano a manifestarsi in Europa e nel mondo, ha portato i propri saluti alla prestigiosa iniziativa anche la dott.ssa Amarilis Gutierrez Graffe, decano del corpo consolare di Napoli, console generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela.

Oggetto del volume, la vicenda, umana e intellettuale, di Ivan Klíma, che, attraverso i testi qui raccolti e tradotti, fornisce la narrazione di un’esperienza vissuta a Terezín, nel campo di prigionia nazista nella Repubblica Ceca, a sessanta chilometri da Praga, dal quale Klíma è sopravvissuto, diventando poi uno degli scrittori più importanti, vincitore del Premio «Magnesia Litera» 2010, del Novecento letterario boemo.

L’evento letterario è stato anche l’occasione per richiamare l’attenzione dei presenti sull’importanza e sul valore della memoria, in particolare della memoria collettiva, come richiamo a un patrimonio condiviso di valori in cui la comunità si riconosce e in cui si costruisce l’identità storica di una popolazione, al valore della resistenza, umana e intellettuale, alla barbarie, al pericolo del ritorno del fascismo sul suolo europeo. 

È stata richiamata e stigmatizzata la recente proposta di legge del parlamento polacco, oggetto di critiche provenienti da diverse parti, che condanna quanti attribuiscano alla Polonia una qualche corresponsabilità per la Shoah, come pure la nota delle autorità croate circa la recente, suggestiva, mostra inaugurata il 25 gennaio presso il Palazzo delle Nazioni Unite a New York, dal titolo «Jasenovac: il diritto di non dimenticare».

Come la Bielorussia, come testimoniato nell’iniziativa, ha perduto il 25% della sua popolazione nella II Guerra Mondiale, la Grande Guerra Patriottica per i popoli sovietici, così anche la Jugoslavia vide perire circa il 10% della sua popolazione nel conflitto mondiale; e nei territori della ex Jugoslavia, in quella che era all’epoca l’entità-fantoccio, collaborazionista, del cosiddetto «Stato Indipendente di Croazia», si consumarono alcuni tra i massacri più efferati della guerra, il cui epicentro furono il regime degli ustaša e il lager di Jasenovac. 

A proposito della Bielorussia, l’evento di presentazione del volume è stato accompagnato dalla esibizione canora del coro «Spadcina» che, sotto la direzione del m° Rosa Montano, si è esibito sia in canti popolari e tradizionali della cultura bielorussa, sia in canti di resistenza e partigiani, in onore e a tributo della lotta di resistenza e dei partigiani caduti, sui diversi fronti della lotta contro il nazi-fascismo, per la libertà. 

Alcuni brani del volume sono stati inoltre letti dalla dott.ssa Sonia Benedetto. L’iniziativa ha avuto, infine, l’adesione da parte della Associazione «Lidia Menapace - Culture e Memorie», anche essa attiva a Napoli, impegnata, coerentemente con lo spirito della serata, per la solidarietà tra i popoli e per la democrazia.

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